L’Associazione
“La Pannocchia” OdV

L’Associazione “La Pannocchia” OdV nasce il 14 luglio 1996 da un gruppo di genitori intenzionati a risolvere il problema delicato del Dopo di Noi.

Il gruppo iniziale era piccolo e quasi spaventato dai problemi che incontrava ogni giorno per la cura dei propri figli, anche perché non c’era alcuno che desse loro indicazioni sui percorsi da intraprendere per giungerne a capo. 

In quel periodo le famiglie dei disabili stavano vivendo un momento di forte insicurezza per il futuro dei propri figli: le Amministrazioni Comunali dovevano scegliere a chi affidare la gestione dell’handicap, se al privato sociale o all’Azienda Sanitaria (L.R. 41/96). 

Nel corso degli anni il numero degli associati è cresciuto e l’Associazione ha aperto le porte a molte persone che supportano le famiglie dei disabili con una presenza attenta e disponibile.

Preso atto del fatto che la vita scorre e il fluire del tempo verso il momento in cui i ragazzi resteranno privi dei loro genitori è inarrestabile, si è fatto prepotentemente avanti il problema di:

Chi si prenderà cura dei nostri figli quando noi genitori non ci saremo più?

I disabili rimasti soli venivano accolti nelle case di riposo per anziani, che toglievano loro il diritto all’età anagrafica, con esigenze e richieste di vita diverse. 

Impedire l’invecchiamento dei disabili per esigenza assistenziale significa rispettare la dignità umana che li accomuna a tutti gli altri e per questo il 17 maggio 1997 l’Associazione è uscita in piazza Garibaldi a Codroipo con una bancarella di oggetti prodotti artigianalmente dagli associati e un messaggio di richiesta di aiuto.

Al suo fianco, gli amici dei ragazzi e di tutti i disabili, primi sponsor: l’Associazione Codroipo c’è, l’Associazione Pescatori Sportivi Quadruvium, il gruppo N.A.P.A. e l’allora Banca Popolare Udinese. 

Un passante si è fermato a dirci: -“È ora di finirla di chiedere al privato quello che dovrebbe essere compito delle Pubbliche Amministrazioni”.

Solo che le Pubbliche Amministrazioni non arrivano sempre in tempo utile dove occorre.

E allora, cosa fare?

Nasce il progetto
“Una Finestra sul Futuro – Dopo di Noi”

Lo scopo del progetto è la costruzione e successiva gestione di una comunità alloggio per disabili, con una struttura modulare in grado di accogliere fino a 12 ospiti e una disponibilità di altri 2 posti per le emergenze o i sollievi.

La comunità alloggio nasce per rispondere ai seguenti bisogni:

  • accogliere i disabili privi dei genitori o le cui famiglie non siano più in grado di continuare a gestirli;
  • fornire un servizio di emergenza a copertura di difficoltà impreviste e improvvise delle famiglie;
  • dare alle famiglie “affaticate” la possibilità di recuperare le energie, ospitando per periodi programmati di sollievo i loro figli disabili;
  • attuare un’attività di accoglimento a ore dei ragazzi (al sabato, o quando i centri diurni sono chiusi) e permettere ai loro familiari una certa libertà.

La filosofia dei genitori è che “È meglio costruire il Dopo di Noi, Durante Noi”, perciò fin dall’inizio abbiamo dato ad alcuni ragazzi l’opportunità di essere inseriti in modalità diurna, con l’intento di rendere il futuro passaggio in accoglienza residenziale più agevole e meno traumatico.

Ben presto la struttura residenziale ha accolto al suo interno un modulo diurno, dove i bisogni educativi delle persone che avevano riferimenti familiari ancora validi potessero trovare adeguata risposta.

Nel corso degli anni sono state realizzate molte iniziative per rispondere ai bisogni che si presentavano di volta in volta. Gli incontri conviviali e le gite sono stati una delle prime attività portate avanti dall’Associazione, perché le famiglie sentivano il bisogno di trascorrere qualche ora serena in compagnia, senza essere guardate con curiosità e diffidenza. 

Diffidenza, perché il diverso scatena sempre un certo non so che in chi lo incontra senza essere adeguatamente preparato. 

Da ciò il desiderio di sensibilizzare le persone alla conoscenza della disabilità e alla sua accettazione: solo entrando in contatto con una persona disabile si possono comprendere i risvolti e le implicazioni dei suoi comportamenti non sempre apparentemente ortodossi.

In seguito sono nati i soggiorni estivi, per dare un periodo di riposo alle famiglie e aiutare i ragazzi a vivere un’esperienza di vita in un ambiente non familiare, con persone diverse dalle figure parentali con cui si trovano sempre e che li capiscono senza alcuna difficoltà.

Nel corso degli anni l’equipe operativa si è arricchita di figure professionali che hanno contribuito alla creazione di un contesto sempre più strutturato e qualificato, fino ad arrivare alla realtà che conosciamo oggi. 

La complessità degli interventi e la molteplicità delle attività hanno reso necessaria l’assunzione di un direttore generale per coordinare l’organico e garantire una gestione armonica ed unitaria dei servizi. Poi è stata la volta di un’impiegata amministrativa per seguire il flusso di movimenti contabili, e di un’infermiera per curare gli aspetti sanitari dell’utenza che, con gli anni, presentava nuove problematiche. 

Il capitale umano ed economico dell’Associazione è aumentato negli anni, finché con la Legge sul terzo settore (D.lgs 117/2017) è apparso chiaro che l’Associazione non era più l’istituzione adatta a gestire una progettualità così complessa e strutturata. 

Nel dicembre del 2019 l’Associazione ha quindi deciso di costituire una Fondazione, con il fine di consolidare il patrimonio e garantire un assetto istituzionale, amministrativo ed organizzativo rispondente alle novità introdotte dalla Legge sul terzo settore, e in grado di garantire sostenibilità economica nel lungo periodo. 

Nel tempo l’Associazione è riuscita a diffondere una specifica sensibilità che ha portato alla realizzazione di quanto sopra riportato. La comunità alloggio, i gruppi appartamento e il centro diurno rappresentano la scelta dell’Associazione di operare all’interno di uno scenario complesso accanto all’Azienda Sanitaria, ai Servizi Sociali Comunali, alle altre associazioni che in questi anni hanno sviluppato interventi a favore di disabili e al volontariato. 

La Fondazione ha raccolto quest’eredità facendosi carico della gestione dei diversi servizi e permettendo all’Associazione di focalizzarsi nuovamente sugli scopi per i quali è nata.

Ad oggi l’Associazione si occupa di garantire continuità al management della Fondazione stabilendone la politica e le linee guida operative. Ha un ruolo importantissimo nella gestione dei diversi centri, coordina le attività di sensibilizzazione sul territorio, la raccolta fondi e, grazie all’instancabile lavoro dei suoi volontari, affianca lo staff operativo della Fondazione nei laboratori e nelle uscite.

Scopo, finalità e attività

L’Associazione non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, mediante lo svolgimento prevalentemente in favore di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale, di cui all’art. 5 del Codice del Terzo settore, avvalendosi in modo prevalente delle prestazioni dei volontari associati.

Organigramma

 

Pontisso Dino
Presidente

Liani Claudio
Consigliere e vicepresidente

Comisso Gianni
Consigliere

Maiero Ugo
Consigliere

Nalesso Giorgia
Consigliere

Romanelli Silvano
Consigliere

Runcio Rosa
Consigliere

Sgrazzutti Elvio
Consigliere

Valussi Fabiano
Consigliere

Zanello Angelo
Consigliere